Articolo di M.Amatruda
"Combattere l’indifferenza e donare consapevolmente per contribuire davvero al cambiamento."
È questo che ciascun donatore si propone di fare; perché donare agli altri comporta un ritorno benefico immediato su noi stessi e sulla nostra percezione del mondo ma questo non accade se permettiamo che venga intaccato dal dubbio sull’affidabilità dell’ente a cui doniamo o sulla reale possibilità di realizzazione dei progetti proposti. Come fare quindi, per evitare che i dubbi, l’indifferenza dilagante e l’egoismo ci disincentivino a donare?
Il percorso da seguire per una donazione consapevole e benefica si delinea attraverso tre semplici passaggi: Informarsi. Scegliere. Donare.
Informarsi è alla base di ogni nostra scelta consapevole, e per fortuna oggi siamo aiutati dalla moltitudine di canali utilizzabili per ottenere tali informazioni. Innanzitutto è consigliabile visitare il sito dell’Organizzazione Non Profit a cui si intende donare per conoscere in modo dettagliato le attività che svolge.
È importante che l’Organizzazione fornisca informazioni complete sulla sua struttura, quali ad esempio il nome degli organi di governo e di controllo o la sua missione, e informazioni altrettanto dettagliate sui suoi progetti, quali finalità, modi e tempi di realizzazione, costi ed eventuali partner. Nello specifico è fondamentale che l’Organizzazione indichi in modo chiaro quanto dei fondi raccolti venga destinato al sostenimento dei progetti e quanto al mantenimento della sua struttura interna.
È indispensabile inoltre che l’Organizzazione rediga e pubblichi un bilancio annuale delle attività in cui sia indicato per ciascun progetto il costo e i risultati ottenuti con i fondi raccolti, e un bilancio economico, ancor meglio se certificato da una società di revisione indipendente.
Il passo successivo all’ottenimento delle informazioni necessarie è scegliere. Di sicuro in questo passaggio molto dipende dalla sensibilità particolare della persona, dalla sua storia privata, dalle sue esperienze o dalla semplice volontà di sostenere un progetto specifico. Ma la scelta si ricollega ancora alla disponibilità delle informazioni messe in campo e dalla loro completezza.
Ciò che può far pendere l’ago della bilancia nel processo di scelta di un donatore è di sicuro la trasparenza.
La trasparenza genera fiducia, ed è quindi capace di scardinare il dubbio e l’indifferenza per permettere alla persona di donare consapevolmente e di godere di tutti gli effetti benefici che dall’azione stessa derivano.
Per questo ancora una volta riveste un’importanza fondamentale la pubblicità e la completezza di dettagli forniti dall’Organizzazione ai suoi progetti specifici.
L’ultimo ma fondamentale passo è donare. Raccolte le informazioni fornite dalle organizzazioni e valutata la scelta, la persona decide di donare e sostenere un determinato progetto o una specifica Organizzazione.
Ci si potrebbe chiedere, al di là del valore intrinseco e oggettivo dei progetti portati avanti, perché si sceglie di donare? E come donare?
Come già accennato in precedenza, le donazioni benefiche hanno il potere di migliorare la vita degli altri, e questo fa si che donare diventi e venga percepito come un privilegio, strettamente correlato al nostro senso del dovere. Il 96% delle persone avverte il dovere morale di utilizzare le risorse a propria disposizione per aiutare gli altri.
Concretizzare questo forte senso di responsabilità si traduce in un rafforzamento dei propri valori personali. Un donatore sente di essere fedele ai propri principi, ecco l’effetto benefico!
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